| CITAZIONE (jocopoco @ 16/12/2007, 21:10) Desidero aprire una discussione con la quale cercare di stabilire se i NOSTRI motori a gasolio sono in grado di utilizzare altri tipi di carburante,tralasciando tutti gli aspetti legali,fiscali e normativi. Mi interessa cioè,sapere se si possono usare olii di varie qualità per la trazione,senza pregiudicare l'integrità del propulsore e se ci sono variazioni delle prestazioni,se ci sono vantaggi e quali possono essere le controindicazioni. Ripeto:mi interessa soltanto il lato tecnico e non quello legale. Sappiamo che in Brasile così come a Napoli (vedi Striscia la notizia) le auto sono multi-carburante. Desidero solo dati certi,articoli scientifici,rilevazioni ufficiali e non opinioni personali. Tutto il materiale che trovate postatelo qui. COMINCIO IO CON TRE ARTICOLI TROVATI SU INTERNET CITAZIONE (jocopoco @ 16/12/2007, 22:47) Il "biogasolio" o "biodiesel" fu proposto su scala industriale all'inizio degli anni '90, soprattutto dal gruppo Ferruzzi - Montedison, che all'epoca cercava nuovi sbocchi per la sua produzione agricola. Il maggior produttore italiano (la Novaol) appartiene tuttora al gruppo Eridania - Montedison: lo scorso anno ha prodotto 70.000 tonnellate di biogasolio (su un consumo italiano di 125.000 tonn.) e conta di raddoppiare la produzione entro il 2002. Buone prospettive per lo sviluppo del biogasolio si hanno anche in Germania dove nel 1999 e stato inaugurato un impianto con capacità produttiva di 50.000 tonn/anno, ed un altro con capacità ancora superiore (75.000 tonn/anno) è prossimo al completamento. Anche in Francia vi sono molte iniziative a favore del biodiesel, come l'impegno del gruppo PSA (Peugeot-Citroen) ad utilizzare una miscela contenente il 30% di biogasolio per tutti i suoi veicoli di servizio a motorizzazione diesel, ed a sperimentare l'uso di biogasolio al l00% derivato dall'olio di colza) per i suoi modelli di più larga diffusione. Il biogasolio deriva da oli vegetali (di colza o di girasole) attraverso una trasformazione chimica della transesterificazione: in pratica la glicerina viene sostituita da due radicali metilici, per cui il prodotto ottenuto viene anche definito come "estere metilico di olio vegetale", oppure (nelle riviste di lingua inglese) con la sigla FAME (Fatty Acids Methyl Esters). E' stato anche proposto l'impiego di ammidi terziarie di acidi grassi (come la di-esil-lauril-ammide): rispetto agli esteri metilici avrebbero migliori caratteristiche di accensione e di scorrimento alle basse temperature. I vantaggi ambientali del biodiesel, oltre alla sua provenienza da risorse agricole rinnovabili, sono soprattutto la biodegradabilità (per cui eventuali spandimenti vengono facilmente eliminati dai batteri presenti nel terreno e nelle acque), ed una riduzione di oltre il 20% nelle emissioni di particolato; inoltre il biogasolio non contiene zolfo. E' possibile impiegare il biogasolio come additivo al normale carburante per motori Diesel, in proporzioni da 5 al 30% oppure anche puro, dal momento che i motori diesel di recente costruzione lo utilizzano in genere senza problemi.
(Articolo trovato su internet) CITAZIONE (jocopoco @ 16/12/2007, 23:16) Carburanti alternativi motori diesel ad olio di semi vari: la colza danneggia gravemente Siniscalco Quanto sto perdire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre e' considerato "truffa" dallo stato. Se deciderete di mettere in atto quanto. NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.
La premessa criminosa e' la seguente: quando i motori diesel vennero ideati, non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo "diesel". No esisteva perche' non esistendo i motori diesel, nessuno (escluso il buon Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.
Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come combustibile degli olii vegetali, come l'olio di semi, l'olio di soia, l'olio di girasole, l'olio di semi vari, e cosi' via. Si', proprio cosi', quelli che usate in casa per friggere.
La domanda e': e i motori di oggi? La risposta e' : idem. La stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei problemi con quelli turbocompressi) e' capace di bruciare uno qualsiasi degli olii che si usano in cucina, con l'eccezione dell'olio di oliva (dovreste prima surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare alcune sostanze facendoci gorgogliare dell'aria mentre bolle. Far passare dell'ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non e' mai saggio, quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome. Perdipiu' il numero di esano e' alto, quindi il botto lo sentirebbero molto lontano).
Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e' la seguente. La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l'olio di colza. L'olio di colza e' un oliaccio di merda che le industrie usano per friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo e' che rovina il fegato molto lentamente, il secondo e' che costa poco. Costa poco nel senso che all'ingrosso e nei discount il suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro.
E quindi il Carlino dice che molta gente, "complice il tam tam su internet" inizia a prendere d'assalto i discount per comprare questo olio. Dopodiche' lo si ficca nel motore.
Problemi tecnici? L'unico problema tecnico e' che l'olio vegetale e' leggermente piu' denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei problemi all'accensione. L'ideale sarebbe partire con il diesel petrolifero, e poi iniziare con l'olio di semi vari, o l'olio di colza. Questo significa che la cosa migliore da fare e' testare sul vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e edete come va, poi il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera.
LA cosa che dovrete verificare e' come si comporta in accensione. I vecchi motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente percentuali sempre piu' alte di olio vegetale.
Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte, ad aggirarvi sul 75% - 80%. L'olio di semi, l'olio di colza, possono costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel...
Tutto qui, direte voi? No, non e' tutto qui. Perche' lo stato considera questa cosa una truffa, cioe' un reato. Se voi, cioe', comprate legalissimamente un litro di olio di colza e anziche' friggerci i calamari lo infilate nel serbatoio del vostro diesel per lo stato state compiendo un reato che e' truffa, perche' state evadendo la tassa che c'e' sui carburanti.
Non importa il fatto che l'automobile sia VOSTRA e anche l' olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento in cui diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino nella stufa, sto compiendo una truffa perche' il resto del carlino NON paga l'accisa sui carburanti ad uso domestico.
Allora, qual e' il problema? Il problema e' che il carlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che la gente sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi', i giornalisti sono minacciati di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora dicessero che tale operazione sia possibile, e che tale operazione sia vantaggiosa.
Quindi, mi adeguo.
Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65 euri al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e' noto, costa MENO di cosi', allora l'operazione e' svantaggiosa.
Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero perche' siccome il bilancio chimico di una pianta e' nullo, il CO2 che buttate nell'atmosfera e' lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e il bilancio per il pianeta e' nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso di zolfo sia pressoche' nullo, e le polveri sottili siano la meta' del diesel petrolifero. Siccome inquinare e' BELLO, allora ovviamente (in ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare l'olio di colza e' SBAGLIATO perche' rispetta l'ambiente, cosa che , come sappiamo tutti, non e' giusto fare.
Come se non bastasse, l'olio di colza ha un numero di esano leggermente (il 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro motore non solo durera' di piu', ma avra' una resa migliore e brucera' meno combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e' MALE, perche' dire il contrario sarebbe istigare alla truffa.
La stessa cosa vale per l'olio di canapa, che e' ancora migliore rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa contro lo stato, e' ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che inquinare e' BELLO, rende di piu', e non c'e' bisogno che vi elenchi le insidie del risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come se non bastasse, e' una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona in italia le cui gonadi stanno piu' a cuore a tutti noi. Guardatelo: i suoi occhioni profondi, quello sguardo languido e sensuale, l'espressione viva e intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad un "piezz'e'core" del genere?
Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche consistenti nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l'ho detto!), risparmiando per di piu' di inquinare il pianeta (che come sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento.
La colza danneggia gravemente Siniscalco. Aut min conc.
Fate finta che ci sia anche un bell rettangolo color nero "annuncio funerario" attorno, come nelle sigarette.
Come mai dico questo? Dico questo non perche' sia una novita', ma perche' e' una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero di pubblicita' di aziende che fanno carburanti, e il numero di pubblicita' di aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il perche'.
Siccome in USA c'e' un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene gia' nota a molti) in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che usa il ricatto "non faccio piu' pubblicita' sul tuo giornale se non dici cosa voglio io".
Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perche', ma a me Siniscalco non fa tanto sesso.
In generale, comunque, oltre all'olio di colza e a quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene anche l'olio di semi di girasole, quello di semi vari, quello di mais. L'unica discriminante e' il costo al litro, il che esclude l'olio di oliva, oltre ai problemi legati alla densita'.
(Altro articolo trovato su internet) CITAZIONE (jocopoco @ 16/12/2007, 23:26) 19 Giugno 2001
Tutte le auto diesel vanno a olio di semi? Pare, si dice, si mormora, l'olio di semi vari, quello che in certi supermercati puoi trovare in offerta speciale sotto le mille lire, quello schifoso che se lo usi per la frittura ti azzanna il fegato con dei denti da squalo, sarebbe un perfetto carburante per tutte le auto diesel. Senza nessuna modifica. Parliamo con un meccanico che non vuole rivelare il suo nome: "Io lo uso da dieci anni, va benissimo. D'estate 100% olio di semi vari, d'inverno bisogna aggiungere un 30% di gasolio perche' col freddo diventa poco fluido." Un altro meccanico, che non vuole rivelarci il nome, dichiara: "Qui in giro lo usano tutti. Non c'e' nessun problema, solo se uno ha un auto che ha fatto piu' di 50mila chilometri col gasolio deve iniziare gradualmente, prima 5 litri, poi dieci litri. Praticamente devi disintossicare l'auto dalle schifezze che ci sono dentro il gasolio." Un terzo meccanico intervistato ci dice: "L'olio di semi ha una resa maggiore del gasolio del 3% e il motore si usura meno, lo abbiamo verificato mettendo un motore sul banco. E' una cosa che non vogliono che si sappia in giro e non e' difficile capire perche'. Qui quando al supermercato fanno le offerte speciali di olio di semi la gente spazzola i banchi in un ora." C'e' proprio da chiedersi quante siano le persone che si autoriducono il costo del pieno. Con un prezzo dell'olio di semi vari dalle 800 alle 1300 lire al litro e' un bell'affare. Su un pieno di 50 litri si risparmia dalle 20 alle 45 mila lire. Le differenze di prezzo dipendono dai meccanismi deliranti del mercato. Questa mattina in un supermercato di Ancona sono stati razziati alcuni bancali di lattine da 25 litri in offerta speciale a 790 lire il litro. C'era la gente che aveva la bava alla bocca... La quotazione del Sole 24 ore dell'olio di semi vari oggi era 880 lire al litro, comprandone intere cisterne da 30mila litri. Mille litri in comodo dispenser su bancale (un metro cubo), dotato di un simpatico rubinetto te li portano a casa a 1190 lire al litro. Ed e' garantito che il camionista e' giovane e aitante e selvaggiamente bisessuale. Possiamo infine domandarci: e' legale tutto questo? Da un certo punto di vista si tratterebbe di evasione delle tasse sui carburanti, d'altra parte l'ultima finanziaria ha liberalizzato la distribuzione sperimentale di 300mila tonnellate di carburante vegetale (biodiesel) detassato. A partire da Luglio sara' possibile aprire distributori di bio carburante nelle principali citta' d'Italia. Ma nessuno lo sta facendo. Quindi si potrebbe ipotizzare che il cittadino che si autoprocura un bene di cui e' legale la vendita ma che nessuno si preoccupa di vendere non compia un reato, bensi' sopperisca legittimamente alle colpevoli lacune del mercato. Che dire poi dell'indubbio beneficio ecologico? L'olio di semi vari e' 100 volte meno inquinante del gasolio. CITAZIONE (jocopoco @ 16/12/2007, 23:48) Edited by jocopoco - 8/8/2011, 22:45
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